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Aprile 20, 2019

Etichette intelligenti: QR code

QR code per il sito di Etichette Italiane.

Se da un lato, il codice a barre fu rivoluzionario per migliorare e velocizzare il controllo dei prodotti da parte dei venditori, il QR code, invece, permette al cliente di identificare esattamente il prodotto che si trova davanti. Il QR code, abbreviazione per quick response, è un codice bidimensionale e che quindi può contenere più informazioni rispetto al codice a barre, che si sviluppa in una dimensione sola, verticale. Proprio per questa ragione, negli anni ’90, l’azienda giapponese Denso Wave, cominciò a ricercare un nuovo tipo di codice che potesse trasmettere più dati, sviluppando così il QR code. Dapprima usato per rintracciare pezzi delle auto Toyota, grazie alla sua utilità, il suo uso si diffuse velocemente a livello industriale.

La base del QR code, come si può immediatamente notare, sono i quadrati. I tre grandi quadrati agli angoli del codice servono per permettere alla fotocamera di allinearsi e delineare lo spazio all’interno del quale si trova l’informazione. Il pattern dei quadratini al centro è quello che contiene tutti i dati necessari. Una volta che si fotografa il codice con un’apposita app, si viene reindirizzati alla corrispondente pagina web.

Alcune pubblicità che hanno implementato l'uso del QR code.
Alcune pubblicità che hanno implementato l’uso del QR code.

Da quando sono stati inventati fino ad oggi, l’uso dei codici QR è diventato molto frequente: per prodotti alimentari, per le pubblicita’, per l’ inventario, per spedizioni online, per biglietti non cartacei di vari eventi etc. . Il loro uso permette di instaurare un rapporto semplice e diretto tra il consumatore, il prodotto e l’azienda.

E’ forse opportuno soffermarsi su ciò che il QR code rappresenta per la nuova frontiera della sicurezza alimentare. Attraverso il codice, infatti, si può risalire ad una serie di informazioni utili riguardanti il prodotto, quali l’origine, le tecniche di produzione e le caratteristiche del prodotto,  conoscere l’azienda che lo produce.

Nonostante i grandi vantaggi che il codice QR porta, viene spesso considerato come un accessorio non fondamentale e uno spreco di tempo. Il fatto che si debba scaricare un’app apposita, poichè gli smart-phones non hanno lettori già installati, aprire  l’app e scattare la foto pare richiedere uno sforzo che non viene ripagato: spesso si viene reindirizzati a pagine web con informazioni relativamente importanti, che sarebbero potute essere googlate in maniera più rapida e specifica. Un’altra possibile controindicazione del QR code è il problema della privacy e sicurezza. Infatti, i codici rappresentano prodotti e servizi cercati dal telefono del cliente, facendo nascere quindi il problema del rintraccio e della sorveglianza. C’è anche la possibilità che diffondano malware o virus nel dispositivo che viene utilizzato.

In conclusione, nonostante le grandi potenzialità dei codici QR, gli stessi presentano anche alcune problematiche che fino ad ora ne hanno limitato l’uso.

Tuttavia, considerando che i problemi precedentemente riportati non riguardano il principio di funzionamento del QR code, saranno sufficienti alcuni banali espedienti per rimediare, come quello di implementare le fotocamere del telefono con un lettore di codici, come hanno già fatto negli iPhone che usano il sistema operativo iOS 11.

Originale idea del designer Victor Petit: includere nel proprio curriculum vitae un codice QR che reindirizza a un video in cui si presenta al lettore.
Originale idea del designer Victor Petit: includere nel proprio curriculum vitae un codice QR che reindirizza a un video in cui si presenta al lettore.